Poiché lo stato di emergenza in Italia è stato prorogato al 31 Dicembre 2021, TECMA, ha mantenuto alti standard qualitativi e di sicurezza, riuscendo a servire con efficienza e continuità i propri clienti malgrado la situazione.
Fin dall’inizio della pandemia, TECMA ha istituito un “Comitato di Crisi” formato da personaggi chiave coinvolti in prima linea nella tutela dei dipendenti e del loro operato.
Da questi incontri è nato un “Protocollo COVID-19” atto a tutelare la salute e sicurezza dei lavoratori e in costante aggiornamento secondo le norme vigenti.
È stato definito un unico ingresso apposito dipendenti e clienti dove è stata istituita una postazione di “triage”.
Per poter accedere all’interno di Tecma, un responsabile nominato dall’Amministratore Delegato è autorizzato a chiedere esibizione del Green Pass. Il visitatore viene inoltre sottoposto al controllo della temperatura oltre che all’obbligo di firma di un’apposita dichiarazione COVID-19.
Sono stati inoltre istituiti una serie di punti di igienizzazione delle mani sia negli uffici che nel magazzino, oltre ad aver messo a disposizione una serie di prodotti per l’igienizzazione della propria postazione e mascherine monouso.
Monitorando costantemente i decreti legge statali, ma anche le regolamentazioni interne regionali, TECMA, con il costante supporto del proprio Medico competente ed RSPP, svolge un’attenta analisi dei rischi ai quali i propri lavoratori potrebbero essere sottoposti, riuscendo così ad anticipare una serie di azioni cautelative.
A decorrere da venerdì 15 ottobre 2021 e sino al 31 dicembre 2021, il Decreto-Legge n. 127/2021 ha previsto l’obbligo di possesso e di esibizione del “green pass” per accedere nei luoghi di lavoro.
La TECMA ha predisposto una organizzazione per ottemperare a tale prescrizione di controllo attraverso la delega da parte del Datore di Lavoro.
Il delegato procederà quindi alla verifica del possesso del “green pass” ad ogni accesso quotidiano, presso la sede TECMA, utilizzando apposita applicazione di lettura dl QR Code (cartaceo o informatico), che NON consente di registrare il dato. La corrispondenza dei dati del green pass sarà effettuata attraverso confronto con i dati del documento di identità. In caso di esenzione vaccinale, si dovrà presentare apposita certificazione equipollente come previsto da normativa.
Qualora alla verifica risultasse un “green pass” NON valido, il visitatore verrà respinto all’ingresso.
Ci riserviamo di comunicare eventuali aggiornamenti procedurali interni, le prescrizioni sopra adottate alla luce della normativa attualmente vigente saranno prontamente aggiornate e comunicate in caso di variazione ministeriale.